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Sindaco di Napoli, De Magistris: “In Campania fatti pochi tamponi ma i napoletani sono stati responsabili”

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris è intervenuto questa mattina a Omnibus ed ha parlato della APP Immuni, della situazione in Campania e della Fase 2.

Parlando della App Immuni il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris si dice molto preoccupato di chi gestisce, controlla e viene a conoscenza dei movimenti di 60 milioni di italiani.

“Questo è un tema assolutamente da tenere presente. Se l’app serve a monitorare dal punto di vista della prevenzione i casi positivi e non positivi, avere la mappatura sierologica e quindi evitare di essere di nuovo colpiti, allora ha un senso. Se poi diventa invece il controllo dei movimenti degli italiani e i dati raccolti utilizzati per altro, allora è diverso. La Campania è quella che ha fatto il minor numero di tamponi, quindi di app non se ne parla proprio, ma abbiamo retto nonostante non ci siano stati tamponi, non ci siano state mascherine, nonostante solo i 300 posti di terapia intensiva, i soldati più bravi sono stati i napoletani, che sono rimasti quasi tutti a casa, hanno fiutato quello che stava accadendo in Lombardia, ci siamo messi in quarantena ancora prima che lo decidesse il governo, quindi c’è stata una organizzazione democratica da questo punto di vista.”

E sulla “provocazione” di De Luca circa la chiusura della Campania, il sindaco di Napoli ha risposto:

“Ricordiamo l’errore che fu fatto quando Conte annunciò la chiusura della Lombardia, ma non si organizzò la filiera istituzionale che impedisse a migliaia di persone di arrivare al sud e creare contagi. Per me al 4 maggio non si può viaggiare, la fase 2 non significa che il milanese può andare a Napoli e il napoletano a Milano, non siamo in queste condizioni, quindi dobbiamo ancora stare nei nostri territori, magari si comincerà ad uscire con la distanza fisica, con le mascherine, ed inizieremo una serie di attività.”