Matteo Salvini, leader della Lega, commenta il DL Rilancio presentato dal Governo questa sera: “Assistenzialismo, burocrazia, statalismo e pochi soldi a pioggia, senza un’idea di sviluppo del Paese e con imprese, Partite Iva, Comuni e produttori da mungere. Da due mesi gli italiani ascoltano le promesse del governo in diretta sul TG1, con risultati nulli. La pazienza è finita.”
“Cassa integrazione non pagata, 600 euro negati, soldi in banca per commercianti e imprenditori mai visti, poco o niente per le famiglie, silenzio sulla scuola.Le proposte della Lega? Cassa integrazione automatica senza intervento dei sindacati, non debiti ma aiuti a fondo perduto per le imprese, anche grazie alla rottamazione di 8 milioni di cartelle esattoriali, taglio della burocrazia e del Codice degli Appalti, con pace fiscale e pace edilizia, poteri speciali ai Sindaci per appalti e opere pubbliche. Su tutto questo: niente.”
“La nostra volontà di collaborare per risolvere i problemi rimane, ma anche per questo decreto di centinaia di pagine non siamo stati ascoltati o coinvolti.”
“P.S. Le lacrime del ministro Bellanova (Fornero 2) per i poveri immigrati, con tanti saluti ai milioni di italiani disoccupati, non commuovono nessuno.”
Jacopo Morrore (Lega): “Le lacrime (vere o finte non saprei dire) del ministro Bellanova sono lo specchio di questo Governo che ha messo in ginocchio e umiliato il Paese. Il ministro non chiede scusa per aver dimenticato l’agricoltura italiana e per aver negato aiuti agli agricoltori dell’Emilia-Romagna rovinati dalle gelate. Si commuove per aver segnato un goal con un provvedimento propaganda. Una sanatoria di oltre mezzo milione di stranieri irregolari che non sappiamo ancora quanto ci costerà!Ministro Bellanova, ci dica, cosa prova di fronte a tanti imprenditori disperati che dovranno chiudere aziende e esercizi? Ah, già, quelli sono italiani quindi non importa.”
Paolo Grimoldi (Lega): “Ci fa piacere che la Bellanova sia così sensibile da piangere per la regolarizzazione dei clandestini. Peccato che nessuno nel Governo abbia versato analoghe lacrime quando a Bergamo e a Brescia morivano centinaia di persone ogni giorno perché loro non avevano fatto nulla per evitare il diffondersi della pandemia.”