Riccardo Molinari, Capogruppo Lega alla Camera dei Deputati e Segretario Lega Piemonte, in una intervista a Stasera Italia su Rete4 ha parlato di MES, della crisi economica e delle misure insufficienti del Governo Conte.
Riccardo Molinari: “Il MES è uno strumento diverso perché è una nuova linea di credito ma il concetto rimane quello di chiedere un prestito su cui ci sono interessi e un prestito per chiedere dei soldi che noi abbiamo versato in precedenza e non è neanche vero che non c’è un controllo, perché questo controllo soft di cui si parla, consiste sicuramente nel verificare che questi soldi siano utilizzati per le spese sanitarie, ma è anche vero che il MES è un creditore privilegiato rispetto agli altri, quindi, questo cosa comporterà, che se l’Italia accederà al MES, vedrà una svalutazione dei propri titoli di Stato, perché il credito verso il MES è privilegiato rispetto a quello del cittadino che compra il BTP o il BOT italiano.
“E nel momento in cui ci dovessero essere dei problemi nella restituzione, allora si che scattano le condizionalità, perché in quel caso il creditore può’ imporre al debitore, in questo caso l’Italia, delle condizioni per restituire il prestito ricevuto, che può’ comportare ad esempio tagli di spesa pubblica. Il tema: è il caso di assumerci un rischio del genere, per un cifra di 36 miliardi assolutamente non risolutiva e che si può’ reperire tranquillamente sul mercato con i nostri titoli? Dal nostro punto di vista no.”
“Sulla ripartenza, i problemi degli imprenditori sono molteplici, di fatto i 25.000 euro, se hai fatturato almeno 100.000 euro, con la garanzia al 100% dello Stato, sono stati propagandati come soldi che sarebbero stati subito erogati, ma cosi non è, perché le banche devo fare comunque tutte le loro verifiche con allungamento dei tempi. Sta accadendo anche di peggio. Con la garanzia dello Stato, molte banche vogliono utilizzare questi prestiti per andare a coprire loro crediti deteriorati, cioè i debiti pregressi dell’imprenditore.”
“Questo governo, senza mettere un euro, sul decreto liquidità, cerca di far concedere prestiti alle imprese per far pagare le tasse che non sono state cancellate.”
“Le altre misure, come la cassa integrazione, 4 lavoratori su 5 non l’hanno presa per tutta una serie di problematiche sulla burocrazia, come per i 600 euro che molti non li hanno ricevuti.”
“Per superare l’incompetenza dei 5 Stelle forse sarebbe meglio fare un governo di larghe intese che possa fare delle cose, quello che già aveva proposto Giorgetti e ancora prima Salvini a Mattarella.”