Il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, è intervenuto ieri nella trasmissione di Che tempo che fa di Fabio Fazio per illustrare la DL Rilancio da 55 miliardi.
Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia: “E’ un decreto molto corposo perché fa tante cose che sono tutte importanti e necessarie, la prima molto positiva è che con uno stanziamento di più di 3 miliardi noi aumentiamo di più di 3800 i posti di terapia intensiva permanente e più di 4000 posti di terapia subintensiva che poi possono essere trasformati in terapia intensiva, quindi rafforzare in maniera molto significativa questa parte del nostro sistema sanitario e poi stanziamo anche moltissime risorse per potenziare il sistema dell’assistenza territoriale. “
“Questo lo facciamo con le risorse che il Parlamento ci ha autorizzato a stanziare e che naturalmente prendiamo a prestito sui mercati internazionali e anche con dei titoli retail rivolti ai risparmiatori italiani.”
“Sul MES, ho sentito dall’ onorevole Meloni un po’ di confusione, diciamo così, su questo aspetto delle condizionalità. Nel trattato ci sono le condizionalità, ma l’accordo che abbiamo raggiunto prevede che non ci siano condizionalità per la spesa sanitaria di prevenzione diretta e indiretta. Quindi il concetto di condizionalità non si applica più com’era in passato all’ipotesi di manovre correttive presenti, future, al monitoraggio e alla correzione della politica di bilancio di un paese, ma la condizione che c’è, è che i soldi si usino per questo scopo cioè che se io li prendo, li devo usare per finanziare le spese sanitarie dirette e indirette e di prevenzione del virus.”
Per le imprese ci sono delle novità, ci saranno dei finanziamenti, dei ristori a fondo perduto per tutte le imprese fino a 5 milioni di fatturato e si arriverà quindi fino a più di €62000 possibili di ristoro diretto che farà l’Agenzia delle Entrate con bonifico alle imprese che avranno avuto una perdita di fatturato. Per le PMI quelle un po’ più grandi, sopra i 5 milioni, che hanno avuto una perdita di fatturato, abbiamo elaborato un meccanismo di incentivo fiscale di sostegno anche da parte dello Stato alla ricapitalizzazione di queste imprese, un meccanismo molto bello, complesso da spiegare adesso, ma estremamente incisivo e che aiuterà le nostre imprese ad assorbire le perdite anche con contributo pubblico e ricapitalizzazione e oggi proprio per effetto anche di questa discussione che stiamo facendo, per dare anche un aiuto maggiore a questa fascia di imprese che hanno avuto un danno economico evidente abbiamo anche deciso di aggiungere, abbonare la rata di saldo acconto dell’Irap che sarà dovuta a giugno.”
“Sul decreto liquidità, ci sono state effettivamente delle lentezze, però adesso i numeri stanno migliorando. Stiamo ragionando, probabilmente ciò avverrà come emendamento al Decreto liquidità, anche di produrre una ulteriore modifica per eliminare diciamo così ogni alibi alla concessione rapida di questo credito che è molto importante per tutti, le famiglie le imprese, che hanno bisogno.”
“Sulla cassa integrazione in deroga, questa è la parte secondo me anche personalmente più dolorosa perché noi abbiamo fatto una cosa anche questa senza precedenti, abbiamo finanziato la cassa integrazione a tutte le imprese a tutte le tipologie anche quelle con 12 dipendenti. Molti lavoratori stanno prendendo la cassa integrazione alcuni milioni non ancora e questo soprattutto riguarda la parte cassa in deroga la cui procedura è regionale, è una competenza delle regioni, non sto dando la colpa alle regioni, ma la procedura prevede una serie di passaggi.”
“E’ previsto un reddito di emergenza per tutte quelle tipologie di persone che non sono coperte dagli altri interventi, che sono molte e che non rientrano nei 600 euro e nella cassa integrazione. Quindi abbiamo deciso di istituire questa ulteriore forma di sostegno perché la nostra visione è che nessuno deve essere lasciato indietro in questa crisi così drammatica.”
“Dobbiamo fare in modo che ci sia una graduale riapertura, perché dobbiamo assolutamente evitare poi di tornare indietro. Quindi riuscire a gestire e a governare questa fase di apertura con la massima attenzione e prudenza, proprio per consentire alla economia di ripartire, se non si sconfigge il virus e non si impara a contenerlo non ci sarà nessuna ripresa. ”