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Matteo Salvini : “Serve un’idea di Italia fondata sulla libertà, totale libertà di impresa”

Matteo Salvini, leader della Lega, a Fuori dal coro questa sera su Rete4: “Prevenire i problemi è meglio che correre ai ripari, chiediamo al Governo e al Presidente dell’Inps di prendersi cura degli italiani. In un momento di crisi, anche un giorno fa la differenza, e c’è gente che sta ancora aspettando i soldi della cassa integrazione”.

“PD e 5 Stelle ritengono che bloccare gli scafisti e combattere l’immigrazione clandestina sia un reato. Chi si riempie la bocca di bontà e accoglienza sono coloro che sono responsabili dei morti neo mediterraneo. È curioso che i 5 Stelle prima di dicevano “bravo Matteo” e adesso mi vogliono mandare a processo.”

“Ci sono alcuni magistrati che usano la toga per fare politica, però la stragrande maggioranza dei magistrati fa il proprio lavoro applicando il principio che la Legge è uguale per tutti. Che occorra una riforma seria del codice penale, del codice civile e anche della magistratura, mi sembra evidente. Ne va dell’immagine dell’intera magistratura italiana e dell’intero “sistema giustizia”. Con che serenità si entra in tribunale domani, pensando che non si viene giudicati per quello che si ha fatto ma per simpatia o antipatia. Gli italiani oggi hanno bisogno di fiducia, serve lo Stato amico”.

“C’è gente che per lottare la mafia ci ha rimesso la vita sul serio. Una riforma della giustizia fa bene ed è fondamentale per tutti. Siamo diventati una calamita per tutti gli immigrati d’Europa”.

“L’Italia riparte se azzeriamo la burocrazia, modello Genova. Serve un’idea di Italia fondata sulla libertà, deve esserci totale libertà di impresa. Più che ai sondaggi io guardo al futuro degli italiani, i problemi, per risolverli, devi toccarli con mano, e già da giugno tornerò a visitare aziende e imprenditori in tutta Italia. Se i soldi arrivano adesso si salvano i posti di lavoro, se arriveranno a gennaio, troveremo il deserto”.

“Le idee non cambiano, non siamo contro l’Europa, che è nata con dei principi buoni, ma che adesso ha troppe imposizioni. Tra il benessere degli italiani e i diktat europei, scelgo il benessere degli italiani. Gli italiani hanno il diritto di tornare a sognare”.