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Matteo Salvini: “L’unico modo per ripartire è tagliare tasse e burocrazia!”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, è stato ospite questo pomeriggio di Lucia Annunziata in Mezz’ora In su Rai 3.

Matteo Salvini: “Onore a chi, in silenzio, mette la sua vita per salvare altre vite. Ho visto come lavorano le nostre forze dell’ordine, e ho imparato a portare ancora più rispetto a coloro che salvano vite. Prima di fare cose che mettono a rischio la vita di donne e uomini delle forze dell’ordine, bisogna pensarci 100 volte”.

“Non ci fermiamo come Lega alla segnalazione di quello che non va, ma diamo anche la soluzione.
Aver scarcerato mafiosi, delinquenti, spacciatori, è un errore incalcolabile. Non basta dire che ti faccio una visita ogni 15 giorni, ma bisogna farli rientrare immediatamente in carcere.
Questo è stato un pessimo segnale, soprattutto nei confronti di chi ha lottato per metterli in galera. Queste scarcerazioni arrivano esattamente dopo le rivolte nelle carceri, la risposta migliore per qualcuno è stato aprire le porte. Italiani chiusi in casa, porte delle carceri aperte”.

“La sinistra difenderà il ministro Bonafede, può essere, io ritengo che aver aperto le porte a quelle persone è un insulto alle vittime di mafia. Abbiamo presentato una mozione di sfiducia perché peggio di così non si poteva fare.”

“Stiamo investendo tempo in proposte economiche, e risolvere problemi per affitti, scuola, per dar risposte alle mamme”.

“Il Governo sta preparando un decreto da 55 miliardi, io penso che un taglio di tasse sarà fondamentale. L’anno scorso delle partite iva aperte, il 70% scelse la Flat Tax. Per ripartire non possiamo basarci sul reddito di cittadinanza o sulla regolarizzazione degli immigrati, bisogna mettere dei soldi nelle tasche degli imprenditori, perché non possiamo vivere di assistenza”.

“Mi piace costruire non commentare quello che fanno gli altri. Degli aiuti dall’Europa per il momento “si parla” soltanto. In America hanno stanziato miliardi per l’agricoltura, l’Europa finora ha stanziato pochi “milioni”. Non siamo quelli che hanno sempre preso e adesso chiediamo l’aiutino, noi abbiamo dato 140 miliardi all’Europa e chiediamo semplicemente di usare un po’ di quei soldi. Il prestito del MES è un mutuo, con condizioni e tassi. Perché è pericoloso dire SÌ al MES? Perché potrebbe anche arrivare una patrimoniale, perché non perseguiamo la via dei buoni del tesoro? Ne servono di più di 37 miliardi del MES, ne servono almeno 150 di miliardi. Se la BCE facesse quello che ha fatto la Banca centrale americana, cioè emettere denaro contante, all’Italia spetterebbero 327 miliardi”.

“Se la BCE fa quello che dovrebbe fare, non avremo bisogno né di MES né di sottoMES. Gli italiani devono sapere che non è o MES o niente, il MES è una delle tante possibilità. In questo periodo abbiamo sentito al litigio all’interno della maggioranza sull’agricoltura, sulla giustizia, sulla scuola. Gli italiani in questi due mesi di chiusura hanno dimostrato responsabilità e rispetto, hanno tollerato e rispettato. O c’è un governo in grado di governare oppure non vedo altri giochini di palazzo e la parola dovremmo darla agli italiani. In una fase eccezionale di ricostruzione con un PIL in caduta libera, è questo il momento di fare una rivoluzione fiscale, non come dice il Presidente Conte. L’unico modo per ripartire è tagliare tasse e burocrazia!”

“Non sono d’accordo su una sanatoria indiscriminata per centinaia di migliaia di persone. Difendere il Made in Italy! È fondamentale. O tagli le tasse agli imprenditori agricoli oppure non ne vediamo più fuori. Nessuno chiede schiavi, la sanatoria di massa porta ad altro sfruttamento”.