Paolo Grimoldi (Lega): “Il settimanale Spiegel, scrive che secondo i servizi segreti tedeschi, il 21 gennaio il presidente cinese avrebbe chiesto al direttore dell’OMS, il chiacchieratissimo marxista Tedros dall’imbarazzante CV, di non divulgare informazioni sulla trasmissibilita del coronavirus e di ritardare l’allarme e la proclamazione della pandemia. Infatti il 23 gennaio davanti ai media di tutto il mondo Tedros fece un report rassicurante, ringraziando la Cina per la trasparenza e spiegando che non era il caso di proclamare un allarme globale e dicendo che non c’erano evidenze della trasmissione da uomo a uomo fuori dalla Cina e che anche in Cina la trasmissione si era verificata solo all’interno di nuclei familiari e personale sanitario. Affermazioni chiaramente insostenibili già allora… Anche a causa di quelle affermazioni il mondo non prese le precauzioni necessarie. Finora si è pensato ad un grave errore di valutazione, ora invece pare un gravissimo insabbiamento. Ripeto la domanda al ministro Di Maio: cosa sapeva il governo italiano di tutto ciò? Nulla? E oggi intende finalmente chiedere spiegazioni o teme di innervosire il regime comunista così caro al movimento 5 stelle?”