Silvio Berlusconi: “Non c’è nessun dialogo con il Pd, c’è una risposta positiva agli appelli del Capo dello Stato e del governatore di Bankitalia, ad unire le forze migliori del paese, in politica, nell’economia, nell’impresa, nella cultura, nelle banche, nella ricerca, nella comunicazione, a costruire insieme, ognuno nel proprio ruolo, un futuro per l’Italia. Del resto è quello che noi per primi abbiamo chiesto da mesi. Il futuro nelle attuali condizioni è a forte rischio.”
“Alle Regionali sceglieremo i candidati con le maggiori possibilità non solo di vincere, ma di ben governare per i prossimi cinque anni. Con gli alleati c’è un accordo e noi siamo abituati a rispettare gli accordi. Finora non ho sentito nessun argomento valido per ridiscutere scelte già fatte. Abbiamo candidati che sono i migliori possibili per competenza e per consenso nelle loro regioni.”
“Abbiamo votato sì in Parlamento al taglio dei parlamentari, perché dovremmo cambiare idea al referendum? Questo pur continuando a pensare che si tratti di una riforma che da sola significa poco o nulla. Con il taglio dei parlamentari fatto in questo modo si riducono gli spazi di democrazia senza guadagnare in efficienza. La nostra maggioranza aveva tagliato davvero il numero dei parlamentari, fin dal 2006, ma nel quadro di una riforma organica della Costituzione. Poi la sinistra bloccò tutto con un referendum ideologico.”
“La cosa più sbagliata che si possa fare è scrivere una legge elettorale sulla base delle convenienze tattiche del momento. I metodi elettorali non sono un dogma, sono solo un metodo per tradurre i voti in seggi. Verificheremo prima di tutto con i nostri alleati le massime convergenze possibili.”
