Matteo Salvini a Porta a Porta: “Devono poter ricominciare in sicurezza tutti gli imprenditori, commercianti, parrucchieri, che rispettano le normative. Lo Stato non deve ringraziare le persone che chiedono di poter lavorare con delle multe da 400 euro. Gli italiani si sono dimostrati rispettosi e intelligenti. Se non dai soldi a fondo perduto, li dai in prestito e chiedi di compilare moduli su moduli, è chiaro ed evidente che non si va da nessuna parte”.
“Non puoi fare una norma e poi affidarti al buon cuore delle banche come se fossero delle associazioni di volontariato. Ci sono in uscita 8 milioni di cartelle esattoriali pronte ad arrivare nelle case degli italiani. Non è possibile! Saldo e stralcio e si ritorna a lavorare.
Prima vengono l’uomo e la donna, poi vengono vincoli e tutto il resto”.
“Lo Stato deve dare regole certe, perché il diritto alla salute a alla vita viene prima di tutto.
Messi questi paletti, chi è in grado di rispettare queste regole, per quello che mi riguarda può aprire domani. Non vorrei che i nostri lavoratori e i nostri imprenditori fossero gli ultimi. Azzeramento fiscale, edilizio e burocratico sono benzina per ripartire!”
“Trasformiamo in proposte di legge quello che ci arriva dai lavoratori italiani. Se qualcuno al governo pensa di regolarizzare centinaia di miglia di clandestini, ha sbagliato tutto. Se indebitiamo il nostro Paese con la Cina o con il MES, poi saranno i nostri figli a pagare”.
“Adesso è un’occasione storica, o si applica la flat tax adesso, o mai più. Per avere un prestito si devono compilare 19 moduli. La mafia è più veloce. Nuove tasse NO, tagli di spese NO, devi immettere liquidità. La stragrande maggioranza del popolo italiano, quando vedi che sono usciti 400 tra mafiosi, delinquenti, stupratori, si chiede cosa stia succedendo. Ci sono ancora centinaia di morti e ricoverati. Prima si vince la battaglia, e poi si deve prendere in mano il Paese.
Secondo voi è questo che esprime la totalità degli italiani?”
“Ci sono due idee d’Italia diverse. Una fondata sulla libertà. Libertà educativa, di idee, libertà d’impresa, libertà di culto. Dall’altra parte c’è lo Stato che controlla tutto. Io voglio un’Italia fondata sulla democrazia!”
“Rifondare questo Paese sulla semplicità e sulla libertà. Ritengo che il modello sia l’occidente, un Paese fondato sul lavoro, non quello precario però. La Germania fa l’interesse dei tedeschi, è giusto che sia il momento che l’Italia faccia gli interessi degli italiani. Possiamo tornare ad essere un grande Paese, la scelta è tra la libertà e il controllo dello Stato su tutto”.
“Cosa facciamo? Lasciamo morire centinaia di aziende? Io voglio stare in Europa, ma e l’Europa non vuole aiutarmi ad aiutare la mia gente, cosa devo fare? Per me prima vengono gli italiani”.