Prof. De Donno: “Al momento sono 58 i pazienti curati con il siero iperimmune, 48 inseriti nel protocollo e 10 chiedendo al comitato etico, e sono tutti guariti. Cura costosissima ? No. 82,50 euro a dose, non ha effetti collaterali e non determina eventi avversi”
Matteo Salvini: “Molto bene! Non è l’unica arma possibile, non ne esclude altre, ma appare come quella in questo momento più promettente e va sostenuta in ogni modo.
Ci auguriamo tutti che la sperimentazione guidata dagli ospedali di Mantova e di Pavia possa continuare ad avere successo, ottenendo riconoscimenti dalla comunità scientifica, anche internazionale, e possa presto trasformarsi in protocolli terapeutici condivisi in tutta Italia. Sarebbe bello che dalla Lombardia, dove il virus ha colpito con la violenza di uno tsunami, nascesse un percorso di cura utile anche ad altri Paesi per sconfiggere il mostro.
Dobbiamo essere orgogliosi di medici e ricercatori italiani, abbiamo i migliori al mondo.”
Aggiornamento : 8 maggio 2020
PROPOSTA PARTITA DALLA LEGA: IL PROF. DE DONNO, PIONIERE DELLA TERAPIA COL PLASMA IPERIMMUNE, SARÀ INVITATO IN SEDE EUROPEA
La proposta è partita da un’europarlamentare della Lega, Francesca Donato: «Un’eccellenza italiana da valorizzare. Fondamentale che la sua esperienza e le sue scoperte possano essere condivise con gli esperti di tutto il continente»
Il primario di pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova, Giuseppe De Donno, sarà invitato al meeting Ue di esperti in materia di coronavirus. A riferirlo è Francesca Donato, europarlamentare della Lega, componente del Panel for the Future of Science and Technology (STOA) del Parlamento Europeo.
«Sottoposta questa mattina al panel Stoa, la mia proposta ha trovato riscontro favorevole e il dottor De Donno sarà invitato già al prossimo incontro – informa Donato attraverso una nota – Esprimo grande soddisfazione per questo risultato: De Donno, con la sua sperimentazione del plasma iperimmune, sta ottenendo risultati importanti che possono essere utili per la ricerca e per salvare vite. Un’eccellenza italiana da valorizzare: è fondamentale che la sua esperienza e le sue scoperte possano essere condivise con gli esperti di tutto il continente, per fare squadra al fine di trovare risposte valide ed efficaci contro il coronavirus che, partito dalla Cina, da settimane ha colpito l’Italia, l’Europa e l’intero mondo».