Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna: “Chi si trova a guidare pro-tempore una istituzione dovrebbe sempre ricordarsi che la guida non solo a nome di una parte, ma anche di coloro che non ti voteranno mai. In questi anni così ho sempre interpretato il ruolo e così farò per i prossimi cinque anni. Chi è in campagna elettorale permanente se ne faccia una ragione. Fin che avrò l’onore di servire questa bellissima regione funzionerà così.”
“Tornano finalmente al lavoro altre cinquecentomila persone, e se continueremo a rispettare protocolli e restrizioni ancora necessarie non rimbalzerà la curva epidemiologica, dunque potremmo riaprire prima del previsto le attività oggi ancora chiuse.”
“Stiamo uniti e diamoci una mano, per rispetto di chi negli ospedali rischia la propria vita per tutelare la nostra e per non vanificare gli sforzi e i sacrifici imposti in questi mesi.”
“Forza Emilia-Romagna, ci rialzeremo come sempre. Insieme.”
Con la nuova ordinanza adottata dalla Regione #EmiliaRomagna, da lunedì si aggiungono alcune novità importanti, pur nei limiti di legge fissati dal dpcm del Governo (a cui le Regioni debbono attenersi).
Provo a elencarle in pillole, ricordando a tutti che non siamo ancora fuori dai rischi di nuovi contagi e che tocca ad ognuno di noi attenersi alle regole per permetterci, progressivamente, di togliere restrizioni e impedimenti. A partire dalla riapertura delle attività economiche e del ritorno al lavoro.
Guai se la curva epidemiologica tornasse a salire nelle prossime settimane, perché vanificheremmo tutti gli sforzi e i sacrifici chiesti alle nostre comunità in questi mesi. Diamoci tutti una mano per arginare e contrastare, ora, questo virus bestiale e per sconfiggerlo al più presto ⤵️
- Diventa OBBLIGATORIO l’uso delle mascherine: nei locali aperti al pubblico, ma anche nei luoghi all’aperto quando non sia possibile mantenere il distanziamento di un metro.
- Anche le attività economiche ancora sospese, di qualsiasi tipo, possono prepararsi alla ripartenza: per questo è sempre consentito l’accesso ai locali per lo svolgimento di lavori di vigilanza, manutenzione, pulizia e sanificazione, nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture. Intanto in sede locale si vanno perfezionando protocolli e accordi per essere pronti quando sarà autorizzata la riapertura.
- Anche le seconde case, i camper o le roulotte, che non sono ancora utilizzabili, possono però essere sistemati e preparati: per questo è possibile recarvisi nell’ambito della propria provincia, da soli e in giornata, per lo svolgimento delle attività di manutenzione e per riparazioni e sistemazioni.
- Si potrà fare la spesa anche fuori dal proprio comune, ma sempre individualmente e comunque nell’ambito del proprio territorio provinciale.
- Gli spostamenti per incontrare i “congiunti” sono invece possibili in ambito regionale.
- Riparte l’attività motoria e sportiva individuale all’aperto nell’ambito del proprio territorio provinciale.
- È consentita non solo l’attività di allevamento, ma anche quella di addestramento degli animali.
- Insieme ai funerali riaprono i cimiteri. Gli orari e le modalità di accesso saranno disciplinati dai comuni.
- Riaprono parchi e giardini, con regole e modalità fissate dai comuni.
- Riparte il prestito dei libri nelle biblioteche, con regole e modalità fissate dai comuni.
- I servizi di trasporto pubblico sono rimodulati e vengono potenziate le corse per adeguarsi alla riapertura delle attività produttive. Sono adottati i protocolli di sicurezza per utenti e lavoratori.
- Restano sospese le visite agli ospiti delle strutture socio-sanitarie residenziali per persone non autosufficienti.
- Non si può ancora andare in spiaggia, dove saranno invece realizzati tutti i lavori di manutenzione dei bagni, degli stabilimenti e del litorale per preparare la ripartenza.
- Piacenza non è più “zona arancione”: dopo due mesi e mezzo cessano le limitazioni aggiuntive che aveva rispetto al resto del territorio regionale.